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Cimici dei letti

Come interveniamo

Ispezione

Sopralluogo e indagine accurata della situazione, per identificare con certezza la specie infestante e la dimensione dell’infestazione.

Trattamento

Trattamenti ecologici con vapore secco, gas, atmosfere modificate o chimici con insetticidi. Ogni caso verrà valutato e combattuto singolarmente con la metodologia più appropriata.
La cimice dei letti è un organismo infestante con un potere di diffusione impressionante che non può essere tenuto “sotto controllo” ma per forza di cose deve essere totalmente eradicato.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, in virtù delle migliorate condizioni igieniche e abitative e, soprattutto, grazie all’avvento dei nuovi insetticidi di sintesi DDT, le cimici sono rimaste assenti dalle nostre abitazioni per oltre quarant’anni facendo si che se ne perdesse il ricordo.
A partire dalla seconda metà degli anni ’90,a seguito dell’aumento dei viaggi nazionali e internazionali ha cominciato a fare la sua ricomparsa sulla scena mondiale.
A distanza di quasi 25 anni dall’inizio della “resurrezione” la cimice dei letti rappresenta di nuovo un problema gravissimo e in espansione che interessa con sempre maggior frequenza la vita e le attività degli esseri umani.
A peggiorare questa già non felice situazione c’è il fatto non irrilevante che le cimici dei letti sono infestanti tenaci e difficili da eliminare, e che i fenomeni di infestazione tendono a peggiorare o a complicarsi notevolmente se vengono affrontati in modo scorretto e/o inappropriato.
La cimice dei letti (Cimex lectularius), è un insetto entomofago, ovvero si nutre del sangue degli umani e di altri animali a sangue caldo. Gli adulti di questo insetto sono di colore marrone tendente al rosso, sono appiattiti, di forma ovale, lunghi 4 – 5 mm senza ali.
Le cimici tendono ad annidarsi molto vicino al proprio ospite in prossimità di dove risulta più facile nutrirsi e trascorre oltre il 99% di tutta la sua vita all’interno del proprio rifugio nel quale digerisce il proprio pasto di sangue, effettua le mute, si accoppia, depone le uova e si libera dei propri rifiuti corporei.
Nei letti le infestazioni iniziano praticamente sempre dalla parte della testa, in quanto risulta più facile raggiungere faccia, collo, mani e braccia, che non sono protetti dagli indumenti notturni e spesso restano fuori da coperte e lenzuola.
L’ospite viene localizzato principalmente grazie alle differenze di concentrazione dell’anidride carbonica emessa con il respiro: le cimici si muovono in direzione della concentrazione maggiore fino a risalire alla fonte delle emissioni.
Il pasto di sangue dura circa dieci minuti, può comportare una singola puntura o, come capita più spesso nelle neanidi ai primi stadi, richiedere più punture consecutive in punti diversi, ma senza regole precise.
L’idea che le cimici facciano regolarmente tre punture ravvicinate è invece una diceria popolare senza alcun fondamento scientifico.
E’ vero invece che spesso causano punture “in fila” in quanto evitano di entrare a contatto diretto con la pelle dell’ospite, preferendo rimanere su tessuti e altri oggetti a contatto con l’ospite, e pungendo poi la pelle sottostante. Le punture tenderanno per forza di cose a seguire la linea di contatto con la pelle.
In condizioni normali le cimici sono attive soprattutto durante le ore notturne, con un picco massimo di attività fisiologica tra la 1,30 e le 4,30 del mattino.
Normalmente necessitano di un pasto ogni cinque-dieci giorni ma sono in grado di sopravvivere anche per un periodo di un anno e mezzo senza nutrirsi.
La vita media di un individuo ben nutrito va da sei a nove mesi.
Le cimici dei letti si accoppiano attraverso un sistema chiamato inseminazione traumatica ovvero i maschi perforano l’addome delle femmine con i loro genitali ipodermici e vi eiaculano gli spermatozoi all’interno. La natura ha dotato le femmine di un inspessimento della cuticola detto “Organo di Ribaga” che ha la funzione di indirizzare l’organo maschile verso zone prive di organi vitali.
Una femmina depone circa 5 uova al giorno per un totale di circa 500 nell’arco della sua vita.
Dall’uovo nasce una neanide di 1° età ovvero un piccolo individuo immaturo del tutto somigliante a un adulto ma senza organi sessuali. Dopo aver effettuato almeno un pasto di sangue la neanide, effettua una “muta” raggiungendo la 2° età.
Il processo si ripete per altre 5 volte portando l’insetto alla forma adulta e fertile.
Le cimici possono diffondersi spostandosi in modo autonomo ma questo è un processo molto lento. Il metodo che le ha permesso di colonizzare il mondo nel giro di un ventennio è quello passivo: le cimici viaggiano come “autostoppisti abusivi” nascoste su abiti, bagagli e altri oggetti.
Possono fungere da “veicolo di contagio” anche oggetti e arredi apparentemente insospettabili, e’ facile infatti intuire che se un libro usato o un mobile di seconda mano provengono da un ambiente infestato, facilmente possono contenere esemplari o uova di cimice al loro interno e sono quindi in grado di trasmettere l’infestazione una volta giunti alla loro nuova destinazione.