Infestanti › Insetti volanti

Mosche

Come interveniamo

Ispezione

Sopralluogo e indagine accurata della situazione, per identificare con certezza la specie infestante e la dimensione dell’infestazione.

Trattamento disinfestante

Solitamente il controllo delle mosche viene eseguito combinando diversi sistemi sia meccanici che biologici o chimici a seconda della situazione.

Questa specie si trova sempre in associazione con gli esseri umani o con le loro attività.  Non solo sono un fastidio per le persone ma possono anche essere vettori di organismi patogeni e quando ci sono abitazioni umane nelle vicinanze, possono portare a problemi di salute pubblica.

Questa mosca è di origine asiatica ma attualmente è presente in tutti i continenti nella fascia climatica che va dal temperato al tropicale.
E’ lunga da 6 a 7 mm e la femmina solitamente è più grande del maschio. Da adulta ha occhi rossastri e apparato boccale lambente succhiante. Nel torace sono presenti quattro strisce nere, l’addome è grigio o giallastro con linea mediana scura e macchie scure sui lati. 
La mosca domestica ha una metamorfosi completa con fasi distinte ovvero passa dallo stadio di uovo a larva a pupa fino ad arrivare a adulto. In condizioni climatiche ottimali può completare il ciclo vitale in appena sette-dieci giorni mentre con condizioni avverse ci possono volere fino a 60 giorni. Ogni anno alla nostra latitudine può compiere 10-12 generazioni.
Le uova vengono deposte in gruppi su materiale organico umido e ogni femmina in tre o quattro giorni ne può deporre fino a 500.
Le larve sono biancastre e apode e appena nate iniziano immediatamente a nutrirsi della sostanza organica nella quale sono nate.
Con temperature ottimali le larve completano il loro sviluppo in 4-13 giorni, a 12 -17 gradi possono servire fino a 30 giorni. Quando raggiunge lo stadio maturo si sposta in ambiente fresco e asciutto e si impupa.
La forma della pupa è abbastanza diversa dalla larva, essendo arrotondata a entrambe le estremità. In un periodo che va da 2 a 6 giorni nella buona stagione le pupe completano il loro sviluppo e gli individui adulti escono dal pupario.
Gli adulti di solito vivono da 15 a 25 giorni, ma in alcuni casi possono vivere fino a due mesi.
Il controllo della mosca riveste un ruolo di importanza sanitaria in quanto la loro permanenza su composti organici in decomposizione, può far si che diventino vettori di patogeni quali quali batteri, funghi, nematodi, virus, ecc.

Il controllo delle mosche deve essere affrontato mediante l’integrazione di più sistemi partendo da un approfondito studio della popolazione passando dalla prevenzione. Quest’ultima deve prevedere la gestione dei substrati che possono favorire la loro proliferazione. In ambiente urbano quindi andranno gestiti correttamente i rifiuti e eventuali sostanze organiche varie. In campo rurale riveste una primaria importanza la gestione delle deiezioni animali (letameie, lettiere).
In caso di impossibilità di eliminazione dei substrati sarà necessario trattarli regolarmente con appositi prodotti larvicidi inibitori della crescita sia biologici che chimici i quali interferiscono con lo sviluppo delle larve portandole all’impossibilità di sviluppare la forma adulta. L’80% della popolazione muscina presente in un ambiente è rappresentata dalle forme giovanili, (uova, larve e pupe).
Gli adulti possono essere controllati in primis con mezzi di esclusione quali zanzariere, lame d’aria, ecc. e qualora fosse necessario un controllo attivo si valuterà dapprima l’utilizzo di trappole a luce ultravioletta principalmente negli ambienti interni o ad attrattivo alimentare o a feromone per l’esterno.
Le trappole a luce ultravioletta trovano larghissimo utilizzo per valutare i livelli di infestazione soprattutto in ambienti alimentari.
L’utilizzo di insetticidi adulticidi chimici deve essere preso in considerazione solo come ultima opzione in quanto, a causa dell’elevata fecondità e della rapidità di completamento del ciclo biologico le mosche sviluppano rapidamente fenomeni di resistenza.
La crescente incidenza di popolazioni di mosche resistenti agli insetticidi fa si che ultimamente vi sia un crescente interesse per strategie di lotta biologica che consistono principalmente nel rilascio periodico di parassitoidi delle mosche che vengono appositamente allevati a tale scopo nei substrati di proliferazione.