Infestanti › Insetti striscianti

Pulci

Come interveniamo

Ispezione

Sopralluogo e indagine accurata della situazione, per identificare con certezza la specie infestante e la dimensione dell’infestazione.

Trattamento disinfestante

La Pulce deve essere combattuta combinando nei tempi giusti diverse strategie di controllo, adottando sia mezzi fisici e chimici che gestionali.

Le pulci sono piccoli insetti senza ali caratterizzate dalla possibilità di eseguire potenti salti grazie alla terza coppia di zampe molto sviluppata. Hanno un corpo appiattito lateralmente lungo da 1,5 a 4 mm.
Esistono circa 2.000 specie in tutto il mondo ma quelle che danno i maggiori problemi nel nostro paese sono le pulci del cane e del gatto (C canis e C. felis). Le norme igieniche notevolmente migliorate negli anni hanno fatto si che la pulce tipica dell’uomo (Pulex irritans) sia diventata estremamente rara e confinata in alcuni ambienti rurali in correlazione con allevamenti suini.
La Ctenocephalides felis felis, è senza dubbio la pulce che punge di più l’uomo nelle aree urbane. Negli ambienti domestici quindi gli esseri umani non sono da considerarsi ospiti primari bensì alternativi.
I danni più frequenti sono dovuti a reazioni allergiche alle punture che solitamente si manifestano sotto forma di dermatite e puntini rossi sulla pelle accompagnato da prurito più o meno intenso. 
In linea di massima le parti del corpo più interessate dalle punture sono le caviglie e le gambe.

Le pulci hanno un ciclo vitale con metamorfosi completa, ovvero le larve sono morfologicamente totalmente diverse dagli adulti.
La deposizione delle uova avviene sull’ospite soprattutto durante il suo riposo dopo di che le stesse cadono a terra concentrandosi alla base dei giacigli degli animali. Le larve che si producono dalla schiusa delle uova sono biancastre, apode e non pungono. Si nutrono di materia organica presente nell’ambiente e la loro fonte di nutrienti principale sono le feci semi-digerite ricche di sangue che gli adulti eliminano.
Hanno una capacità motoria molto limitata e di solito rimangono negli stessi luoghi in cui sono nate. Una volta compiuto lo sviluppo, le larve si trasformano in pupe e per svilupparsi impiegano di solito dai 7 ai 19 giorni. La schiusa degli adulti è influenzata sia dalle condizioni ambientali che dagli stimoli originati dalla presenza di un ospite. In alcuni casi una pupa può rimanere in stato di quiescenza o di pre-emergenza fino a 6 mesi.
Una volta che gli adulti si sono schiusi, iniziano la ricerca di un ospite guidati da stimoli visivi e termici, vibrazioni e gradienti di CO2.
L’eradicazione dell’infestazione deve prendere in considerazione sia gli animali che convivono con l’uomo in quanto circa il 5% della popolazione di pulci vive sopra di loro e l’ambiente circostante in quanto vi sarà presente il restante 95% della popolazione sotto diversi stadi di sviluppo.
Sull’ospite il trattamento verrà eseguito su consulenza di un veterinario che prescriverà il prodotto più idoneo in base alle caratteristiche dell’animale.
Tutto l’ambiente dovrà essere pulito più volte con aspirapolvere e i sacchetti di risulta dovranno essere bruciati, trattati con insetticidi o congelati.
Gli indumenti e i tessuti che sono venuti a contatto con l’ospite dovranno essere lavati a temperature superiori a 50 gradi per aver la certezza di aver eliminato tutte le fasi del ciclo biologico. Le superfici potranno poi essere trattate con diversi prodotti più o meno incisivi in base alla tipologia dell’infestazione.
Solitamente per eliminare il problema definitivamente un solo trattamento non è sufficiente e sarà necessario coordinare scrupolosamente tutti gli interventi fin qui descritti.