Dimensioni: l’adulto maschio misura circa 0.15 mm.; la femmina misura circa 0.25 mm. e quando è gravida arriva fino a circa 1.15 mm.
Colore: chiaro.
Descrizione: presenta un forte dimorfismo sessuale: il maschio è più piccolo di lunghezza ed ha forma ovale, la femmina ha forma ellittica e più allungata nella forma giovanile, mentre quando è gravida è molto più grande, con l’addome disteso in forma sferica. Le due paia di zampe posteriori sono separate da una notevole distanza dalle due paia anteriori. Sono caratteristiche le due setole claviformi inserite lateralmente sul dorso, tra il primo e il secondo paio di zampe.
Ciclo vitale: la femmina già fecondata si nutre di una larva di insetto conficcando i cheliceri nel suo corpo. Quando inizia a nutrirsi, distende ed ingrandisce l’addome per condurre la gravidanza. Le uova si schiudono all’interno dell’addome disteso della femmina e le ninfe compiono l’intero ciclo di sviluppo, fino alla maturità sessuale, entro il corpo della madre. L’intero ciclo da uovo fino all’emergenza degli adulti richiede circa 7 – 10 giorni. Viene prima prodotto un piccolo numero di maschi (3 – 4%) che escono all’esterno e non lasceranno mai, per i 20 – 30 giorni delle loro vita, la superficie dell’addome materno: si nutrono pungendo e succhiando i fluidi dal corpo della madre ed attendono la nascita delle femmine. Quando le femmine sorelle emergono dall’orifizio genitale i maschi si ammassano intorno ad esse e le fecondano immediatamente. Da una singola femmina possono essere prodotti fino a 300 acari figli. Le giovani femmine fecondate abbandonano il corpo della madre e cercano un’altra larva di insetto da parassitizzare. Devono trovarla entro 48 ore, in caso contrario moriranno. Quando iniziano a nutrirsi e a distendere l’addome, il ciclo di produzione e maturazione delle uova può partire per dar vita ad un’altra generazione. Spesso sono visibili sulla stessa larva di insetto numerose femmine gravide che appaiono come piccole sfere perlacee sul suo corpo.
Danni: possono pungere l’uomo quando si trovano in particolari condizioni, quali ambienti domestici, soprattutto se umidi, con mobili infestati dal tarlo del legno.
Controlli: può causare all’uomo gravi dermatiti parassitarie, con reazione papulo eritematosa di colore rossastro che può portare a forti pruriti
Lotta: l’intervento deve prevedere sia il trattamento delle strutture lignee infestate da tarli che il trattamento ambientale dei locali.
La metodologia di trattamento verrà stabilita a seguito di un accurato sopralluogo.