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Scleroderma insetto

Come interveniamo

Ispezione

Sopralluogo e indagine accurata della situazione, per identificare con certezza la specie infestante e la dimensione dell’infestazione.

Trattamento disinfestante

Solitamente il controllo dello scleroderma viene eseguito individuando la presenza di tarli e mediante disinfestazione con opportuni prodotti chimici.

Lo scleroderma è un imenottero appartenente alla famiglia Bethylidae, comprendente 80 specie annoverate nella fauna italiana. Tra queste soltanto alcune, tra cui la più diffusa è scleroderma domestico (Sclerodermus domesticus Klug, 1809), possono provocare occasionalmente fastidio arrecato dalle punture particolarmente dolorose.

Scleroderma domesticus è presente praticamente in tutta la penisola, ricorda a prima vista una piccola formica, stretta e allungata, lunga circa 3-4 mm, ma è dotato di un aculeo all’estremità dell’addome. Le femmine sono prive di ali mentre i maschi sono alati ma così rari da far presumere che la riproduzione avvenga normalmente per partenogenesi.

Lo scleroderma è un parassita di larve d’insetti, preferibilmente appartenenti alla famiglia Anobiidae (i comuni tarli dei mobili), le cui larve si sviluppano nel legno. La femmina penetra nelle gallerie scavate dai tarli del legno di vecchi mobili, o di travature del tetto, nei libri o nelle poltrone, punge le larve paralizzandole con il veleno e si nutre dell’emolinfa attraverso piccole ferite e poi vi depone le uova, le sue larve neonate troveranno così nella larva paralizzata una facile fonte di cibo. Le larve, raggiunta la maturità, si rinchiudono in piccoli bozzoli, dai quali usciranno gli adulti. Il riscaldamento invernale degli appartamenti gli consente di moltiplicarsi facilmente.

Danni: La femmina si può trovare sulle tende, sulle lenzuola, sulle stoffe. Esse possono accidentalmente pungere l’uomo, perlopiù nel periodo primaverile-estivo, sia di giorno che di notte, di solito ripetutamente sugli arti, sul petto e sulla schiena. La puntura provoca papule alquanto indurite, rossastre, piuttosto grandi e pruriginose, persistenti (almeno 8-10 giorni di norma). Il quadro clinico è quello di dermatite papulosa. In caso di ipersensibilità al veleno, o di elevato numero di punture sullo stesso individuo, possono manifestarsi anche orticaria, febbre, malessere generale, che in genere regrediscono spontaneamente in un paio di giorni.

Lotta: Per combattere lo scleroderma domestico la soluzione più efficace è quella di eliminare i tarli dall’abitazione, trattando opportunamente i mobili tarlati con piretro (o con insetticidi mirati), e soprattutto chiudendo parzialmente i buchi dei tarli con cera, dopo avervi iniettato un insetticida specifico per insetti del legno.