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Piralide del bosso

Come interveniamo

Ispezione

Sopralluogo e indagine accurata della situazione, per identificare con certezza la specie infestante e la dimensione dell’infestazione.

Trattamento disinfestante

Solitamente viene effettuato mediante l’impiego di mezzi chimici o in alternativa di mezzi biologici.

La Piralide del Bosso è un insetto che risulta particolarmente dannoso al bosso (Buxus sempervirens L.), specie ornamentale tipica del giardino all’italiana, utilizzata per la realizzazione di siepi, bordure e sculture vegetali in parchi e giardini sia pubblici che privati, alcuni di importanza anche storica e architettonica. Il suo primo rinvenimento in Italia risale al luglio 2011 in Lombardia e successivamente in diverse altre regioni della penisola. L’adulto è una farfalla con ali bianche quasi trasparenti con i bordi orlati da una banda marrone; l’apertura alare raggiunge circa i 4 cm.

Ciclo biologico: In Europa l’insetto compie 3/4 generazioni l’anno. La farfalla ha una vita di una decina di giorni, durante la quale si accoppia e depone le uova. Le larve si nutrono dell’intera foglia, rispettandone solo le nervature (aspetto “scheletrizzato” delle piante attaccate) e tessono fili sericei con cui avvolgono le foglie fino a formare una sorta di nido al cui interno si riparano. Per compiere un ciclo completo (da uovo ad adulto) occorrono circa 40 giorni.

Danni: Il danno è causato dalle larve che, essendo molto voraci, possono defogliare completamente le piante di Bosso in poco tempo.
Le larve appena nate si nutrono della pagina inferiore delle foglie, lasciando intatta la pagina superiore; le larve mature invece si nutrono dell’intera lamina fogliare, lasciando intatta solo la nervatura centrale, oltre ad attaccare anche la corteccia ancora verde dei nuovi rami. Nell’arco di pochi giorni possono provocare il rapido disseccamento di interi rami e le siepi virano dal caratteristico colore verde intenso, tipico di questo arbusto sempreverde, a una tonalità bruno ocracea o grigiastra, con presenza abbondante tra il fogliame secco dei diversi stadi della farfalla, deiezioni larvali e teli sericei

Monitoraggio e difesa: E’ importante un attento e costante controllo delle piante di bosso nel periodo di attività dell’insetto, dalla primavera all’autunno, per rilevare la presenza delle larve. In caso di forti defogliazioni di siepi di bosso si ricorre a specifici trattamenti, che comprendono l’utilizzo di mezzi chimici o in alternativa di mezzi biologici. I mezzi biologici prevedono l’impiego di prodotti a base di Bacillus thuringiensis var. kurstaki o var. aizawai dà risultati apprezzabili se si interviene sulle larve giovani ai primi stadi di sviluppo, che sono più sensibili. Per quanto riguarda invece il trattamento chimico attualmente non risultano registrate sostanze attive per l’impiego specifico contro questa avversità. Trattandosi di un lepidottero si può far ricorso a insetticidi utilizzati contro specie affini, autorizzati all’uso su piante ornamentali o in vivaio. Ricordiamo per esempio piretrine, piretroidi, regolatori della crescita (teflubenzuron, diflubenzuron).