Infestanti › Insetti volanti

Cimici

Come interveniamo

Ispezione

Sopralluogo e indagine accurata della situazione, per identificare con certezza la specie infestante e la dimensione dell’infestazione.

Trattamento disinfestante

Solitamente il controllo delle cimici viene eseguito combinando diversi sistemi sia meccanici che biologici o chimici a seconda della situazione.

Con il termine “cimici” vengono indicati generalmente gli insetti dell’Ordine dei Rincoti, Sottordine Heteroptera. Quest’ordine comprende un elevato numero di specie dannose per l’agricoltura. Tra le specie di interesse ricordiamo ad esempio: Palomena prasina (Cimice verde) e Nezara viridula (Cimice verdastra).


Palomena prasina

L’adulto è di colore verde scuro con fine punteggiatura nera, le dimensioni sono di 10-12 mm di lunghezza. La cimice è diffusa in gran parte dell’Europa ed è comune in tutta Italia. Vive su nocciolo, quercia, castagno, gelso, rovo, prugnolo, sambuco, e sui cereali.

Ciclo biologico: Sverna con individui isolati alla base della vegetazione arbustiva e cespugliosa. In maggio si rinviene su svariate piante arboree e si accoppia per poi ovideporre sulla pagina inferiore delle foglie. Il rincote compie generalmente 2 generazioni all’anno.

Danni: Adulti e neanidi pungono i frutti del nocciolo e in mancanza di questi quelli delle altre piante ospiti e i semi in formazione dei cereali. Le punture provocano “l’aborto traumatico” delle giovani nocciole e il “cimiciato” in quelle con seme già sviluppato. L’insetto è pericoloso poiché con le sue punture trasmette la “stigmatomicosi” delle nocciole, una malattia causata dall’ascomicete Nematospora coryli.

Difesa: Utilizzo di piretroidi e piretrine naturali.


Nezara viridula

L’adulto è di colore verde erba con piccole macchie chiare. Le dimensioni sono di circa 14-16 mm di lunghezza. L’insetto è polifago ed è in grado di svilupparsi su svariate piante coltivate (pomodoro, fagiolo, cavolo, bietole, soia, girasole, tabacco, mais, sorgo, riso, agrumi, nocciolo, ecc.), su numerose erbe spontanee, piante arboree e cespugliose.

Ciclo biologico: Sverna allo stato di adulto nei luoghi più disparati (sotto la corteccia distaccata delle piante, sassi e pietre, in mezzo ai resti della vegetazione delle piante spontanee, nelle anfrattuosità dei muri nonché all’interno di fabbricati rurali e delle abitazioni). In primavera fuoriesce dai ripari invernali e alla fine di aprile o all’inizio di maggio avvengono gli accoppiamenti. Gli adulti rimangono in attività fino al sopraggiungere dei primi freddi, quindi si cercano un rifugio per trascorrere l’inverno.

Danni: Il rincote punge le foglie, le coste fogliari e i glomeruli immaturi della bietola, i baccelli della soia e del fagiolo, le foglie e le silique del cavolo, le bacche del pomodoro, i frutti degli agrumi e del nocciolo. I danni maggiori interessano soprattutto le bacche del pomodoro, sulle quali le punture portano alla comparsa di necrosi puntiformi, ne ostacolano la maturazione e impartiscono ai pomodori un disgustoso sapore che li rende incommestibili.

Difesa: Utilizzo di piretroidi e piretrine naturali.