Sopralluogo e indagine accurata della situazione, per identificare con certezza la specie infestante e la dimensione dell’infestazione.
Trattamento disinfestante
E’ nostra cura scegliere il trattamento più efficace che permetta di contenere in modo professionale i danni.
Dimensioni: l’adulto misura da 2 a 6 mm.
Colore: biancastro l’uovo; bianca la larva, tranne le parti boccali che sono brune; bruno rossastro coperto da una fitta peluria giallastra l’adulto.
Descrizione: l’uovo è a forma di limone, piccolo e fornito di sculture alveolari per un terzo della sua lunghezza e liscio per la rimanente parte; la larva è rivestita di fini setole dritte ed ha la parte terminale dell’addome rigonfia, segmentata e munita di gambe. L’adulto presenta il primo segmento del torace (pronoto) finemente granulato, più stretto delle ali anteriori alla loro base e ha un rilievo di forma triangolare verso il bordo posteriore. Le elitre hanno 9 linee di punti infossati e paralleli che danno l’aspetto di striature per via della pubescenza ripartita prevalentemente negli intervalli.
Ciclo vitale: la biologia del ciclo vitale di questo insetto è fortemente influenzata dalla temperatura. Le uova possono impiegare circa 59 giorni a schiudersi ad una temperatura di 15 °C, 15 giorni a 28 °C; lo sviluppo della larva può durare 3 anni, quello della pupa circa 2 settimane, quello dell’adulto da 3 a 4 settimane. Il periodo dello sfarfallamento è giugno e agosto. La femmina depone le uova una o due per volta, estroflettendo telescopicamente l’ovodepositore costituito dagli ultimi segmenti addominali allungati e inserendolo nelle superfici rugose, nelle anfrattuosità e nei vecchi fori di sfarfallamento per un numero complessivo di circa 20 – 60 uova. Quando le uova si schiudono, la larva incomincia subito a produrre gallerie a meandro fino al raggiungimento dello stadio di pupa. Negli ambienti riscaldati si possono avere anche due generazioni in un anno.
Danni: i tipi di legno preferiti sono le latifoglie quali pioppo, tiglio, salice, ontano e le conifere quali pino e abete. Di preferenza attaccano l’alburno negli stadi giovanili, ma successivamente possono attaccare anche le parti più dure. Tale insetto è da considerarsi come uno dei tarli più dannosi alle strutture e ai manufatti lignei, anche se la loro azione distruttiva è molto lenta nel tempo.
Controlli: la caduta di rosura all’esterno è scarsa e avviene attraverso i fori circolari di sfarfallamento di circa 1 – 1.5 mm. di diametro, è granulare e con palline a forma di limone.
Lotta: si attua mediante diversi metodi e prodotti da scegliere in base alla tipologia dell’infestazione e alle esigenze del cliente:
Trattamenti sottovuoto in autoclave
Trattamenti con microonde
Trattamenti con gas
Trattamenti con insetticidi impregnanti
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