Sopralluogo e indagine accurata della situazione, per identificare con certezza la specie infestante e la dimensione dell’infestazione.
Trattamento disinfestante
E’ nostra cura scegliere il trattamento più efficace che permetta di contenere in modo professionale i danni.
Dimensioni: l’adulto misura da 5 a 7 mm. La larva può misurare fino a 10 mm.
Colore: biancastro l’uovo; bianco – giallastra la larva; bruno rossastro, con superficie dorsale chiazzata da ciuffi irregolari di peli corti e di colore giallo oro l’adulto.
Descrizione: l’uovo è ovale, piccolo e con superficie liscia; la larva è rivestita di grosse setole irte ed è segmentata e munita di gambe. L’adulto presenta il primo segmento del torace (protorace) più largo della base delle elitre e con un solco mediano stretto e poco profondo.
Ciclo vitale: la biologia del ciclo vitale di questo insetto è fortemente influenzata dalla disponibilità alimentare. Le uova possono impiegare circa 50 giorni a schiudersi ad una temperatura di 15 °C, 15 giorni a 25 °C; lo sviluppo della larva può durare da 1 a 10 anni, quello della pupa circa 4 settimane, quello dell’adulto da 20 a 25 giorni. Il periodo dello sfarfallamento va da aprile a maggio. La femmina depone un numero medio di circa 40 – 60 uova, con eccezioni fino a oltre 200 uova. Quando le uova si schiudono, la larva incomincia subito a produrre gallerie a meandro fino al raggiungimento dello stadio di pupa. Tale insetto predilige per il suo insediamento legni attaccati da funghi saprofiti e da muffe. Il nome comune di “Orologio della morte” deriva dal rumore ritmato caratteristico che l’adulto fa sentire durante il periodo di riproduzione sbattendo a intervalli regolari la testa contro le pareti delle gallerie. Tale rumore è da interpretare come richiamo sessuale ed è udibile durante le ore notturne anche dall’orecchio umano.
Danni: i tipi di legno preferiti sono: quercia, castagno, faggio, olmo, salice, pioppo, ontano, noce; non disdegna anche le conifere. Di preferenza attaccano l’alburno negli stadi giovanili, ma successivamente possono attaccare anche le parti più dure. Tale insetto è da considerarsi come uno dei tarli più dannosi alle strutture e ai manufatti lignei, anche se la loro azione distruttiva è molto lenta nel tempo.
Controlli: la caduta di rosura all’esterno è scarsa e avviene attraverso i fori circolari di sfarfallamento di circa 2 – 4 mm. di diametro, è grossolana e con palline schiacciate.
Lotta: si attua mediante diversi metodi e prodotti da scegliere in base alla tipologia dell’infestazione e alle esigenze del cliente:
Trattamenti sottovuoto in autoclave
Trattamenti con microonde
Trattamenti con gas
Trattamenti con insetticidi impregnanti
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